I miei libri
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Che cosa accomuna i miei libri?

Mi piace mescolare i generi e non mi piacciono le questioni in sospeso, le storie che non terminano alla fine del libro o, peggio ancora, che restano completamente incompiute fino al termine della raccolta.

Fanno eccezione solo i giganti come Joanne K. Rowling e ovviamente George R.R. Martin... ai quali tutto è consentito.

Quindi non troverete mai, nelle mie opere, l'assoluto bisogno di leggere la successiva o la precedente per scoprire come vada a finire o come sia iniziata. Ogni storia è sempre autoconclusiva!

Amo, però, le interconnessioni. Da lettrice compulsiva, adoro ritrovare in una nuova vicenda un personaggio che mi è particolarmente piaciuto. È un po' come incontrare di nuovo un vecchio amico... E così, da autrice, sono attirata dal raccontare gli sviluppi successivi.

Ho adorato immaginare l'universo di Ardit, i Danui, la loro storia, la loro lingua, la loro immortalità. Sono assolutamente innamorata di alcuni dei personaggi che ho creato, al punto da richiamarli spesso in azione.

Ecco, quindi, che quanto immaginato per Ardit, ricorre in Amnesia, in ELE, in In Aeternum e in Chiaroscuro. Le vecchie conoscenze si affiancano ai nuovi protagonisti, anche come comparse, se non in un ruolo primario.

E la mescolanza di generi è un altro mio "pallino". Quando mai una vita è solo amore, oppure soltanto tragedia o comicità?

Nella storia di ognuno di noi c'è sempre un po' di tutto: amore,'avventura, paranormale, odio, fantasy, thriller...

È una trasversalità che cerco di trasmettere nei miei romanzi e racconti, per farli essere verosimili anche in un contesto di pura fantasia.

 

Ardit è una storia fantasy con note epiche. Cela aspetti storici e fantarcheologici, con marcate escursioni nella fantascienza. Affronta vari temi quali la lealtà, l'abnegazione, il destino, la vera natura della magia e della divinità, la connessione tra storia, mito e leggenda.

 

Amnesia è un racconto di confine, sotto tutti i punti di vista. Costituisce un "ponte" fra Ardit ed ELE, e indaga la differenza tra amore e amicizia, si interroga su quale sia la linea di demarcazione, se esiste, che separa i due tipi di relazione. Difficile attribure un genere a questo racconto: ha i connotati di una storia introspettiva in un contesto di fantascienza e psicologia delle relazioni.

 

ELE è un romanzo di fantascienza a pieno titolo, eppure conserva elementi fantasy e note romantiche, questioni archeologiche e fantarcheologiche. Anche in questo caso gli interrogativi sono ampi: chi furono davvero le divinità antiche? Sono ancora tra noi? Ci può essere una storia nella storia di cui non siamo consapevoli? Ci può essere una spiegazione diversa per i luoghi più misteriosi del nostro pianeta?

 

In Aeternum parte da un vero mistero archeologico, si spinge oltre nella fusione fra generi e stili. Si tratta di un giallo, di un'inchiesta storica, di una vicenda paranormale e del racconto di un amore impossibile che attraversa i secoli fino a trovare il suo lieto fine. "Cucire" il vero con l'immaginario è stata l'operazione più difficile e gratificante, come scoprire e divulgare la grande e immeritata diffamazione a cui sono stati sottoposti alcuni personaggi eccellenti del passato, come l'imperatore Nerone. Il tutto con escursioni nel poco noto mondo della magia e della ritualità esoterica antica e contemporanea.

 

ChiaroScuro è al momento l'ultimo romanzo della serie. Ero in debito di un lieto fine con Chiaro, personaggio che compare in Ardit, co-protagonista in Amnesia e ricorrente in ELE. Un uomo in bilico tra due mondi, con la costante di rimanere sempre solo. Il buon samaritano, insomma. ChiaroScuro è la sua storia personale: un thriller investigativo, con tanto di squadra inquirente, trasposta nel futuro, con un serial killer da fermare. Ma non mi bastava, volevo di più. Volevo note horror e paranormali. Ecco allora il personaggio femminile: un'artista gotica superstar, che viene pubblicizzata come la reincarnazione della contessa Báthory, la più efferata serial killer della storia. La nobildonna che uccise centinaia di ragazze e fece il bagno nel loro sangue per mantenere intatta la sua bellezza. L'assassino seriale di ChiaroScuro si richiama proprio alla contessa sanguinaria. L'artista che ne è la reincarnazione ne anticipa i delitti con assoluta e impossibile precisione. Una sospettata perfetta... per tutti, ma non per Chiaro, che, invece, si convince dalla sua innocenza. Le cose sono davvero come sembrano? Un tema particolarmente toccato in questa storia è quello della diversità.

 

E per quanto riguarda "Il drago e l'unicorno"?

Siamo fuori dall'universo di Ardit, in un secondo mondo più strettamente fantasy. Si tratta di una favola adatta a tutti e con molti messaggi, rivolti ai diversi livelli di lettura e introspezione. Contiene un racconto più breve, "Masuria", che sviluppa la storia di un personaggio che fa comparsa ne "Il drago e l'unicorno".

Entrambi i racconti affrontano, tra le righe, temi quali la differenza tra essere e apparire e il rapporto tra amore e sacrificio personale.

Ho in progetto altri racconti interconnessi in questo specifico universo di riferimento. Prima o poi li scriverò...

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