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Ardit

«Un testo lungo e intrigante, con una narrazione ricca di fantasia e di elementi “immaginali”. Si tratta di una costruzione articolata, chiaramente fondata su immagini, ognuna delle quali corrispondente ad un “mitologema”: la lotta tra il bene e il male, il rapporto tra gli dei e gli uomini, la ricerca della “elevazione” spirituale e della salvezza recuperando e riscoprendo ciт che in realtа, anche se inconsapevolmente, poiché occultato, giа si possiede» dr. Francesco Di Mario

Ardit

«Così come Eva si staccò da una costola di Adamo, Silvia con il suo perfetto e ingegnoso romanzo Ardit può dichiararsi una diretta discendente di Tolkien. Ardit però è molto più di una storia fantasy. Si tratta di un vero e proprio atto d’amore verso il filone iniziato da Tolkien con la sua sublime saga Il Signore degli Anelli». Rodolfo Baldassarri.

ilcorrieredellacittalogo
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Ardit

Ardit. Non si tratta «solo» di una storia di fantasia, sebbene l’immaginazione giochi un ruolo notevole nella trama. Leggendo questo romanzo ci si ritrova improvvisamente immersi in un passato remoto, pur nella sua atemporalità, si respira l’aria pesante di un popolo di sopravvissuti e assiste alla loro trasmutazione in qualcosa di nuovo, per certi versi migliore. E’ un inno alla vita e alla capacità di adattamento, a trovare e coltivare la speranza pur nelle peggiori avversità, ad usare ogni risorsa disponibile come opportunità di crescita e rinascita. La capacità espressiva è poderosa ed efficace, nonostante il linguaggio semplice e perfino eccessivamente sintetico, a tratti... eppure anche questo è parte della storia, come un potente respiro che si dilunga e distende nei momenti di tranquillità, poi si contrae e si concentra nelle fasi concitate, fino a giungere alla ricerca della massima espressività nel minimo della descrizione. C’è la fantasia e l’atmosfera magica, ma c’è anche la guerra, in tutta la sua crudezza, la violenza, nella sua accezione più truce e disumanizzante e c’è l’amore. Il sentimento che emerge e brilla nonostante tutto. E’ visto non solo come ciò che ci rende davvero umani, come fonte di forza e non di debolezza, ma addirittura viene sublimato e posto come somma cura, in grado di guarire da ogni male sia chi lo riceve che chi lo dona. La storia degli ultimi giorni di vita di un popolo antichissimo ed enigmatico, arroccato in una fortezza dall’imponenza impressionante, si fonde e si intreccia con le singole vicende di uomini e super-uomini, mentre sveliamo lentamente il mistero delle origini e dell’identità di questa sorta di divinità perseguitate. C’è anche la fantascienza, dapprima sottintesa, poi sempre più palese ed evidente. C’è la sorpresa, il colpo di scena finale che cambia la prospettiva di lettura dell’intera storia, proiettandoci improvvisamente in un lontano futuro che diviene presente. L’epilogo ti stende. Muta la prospettiva dell’intero romanzo, quasi vien voglia di rileggerlo dal principio, soprattutto le strane tavole, per comprenderlo davvero in tutte le sue sfumature.

Ardit

La prima parola che mi è venuta in mente dopo aver terminato la lettura di Ardit è: GENIALE! Un misto tra fantasy e fantascienza che tiene gli occhi del lettore inchiodati alle pagine del libro. Tema principale è la lotta per la sopravvivenza dell'umanità dove bene e male si scontrano a colpi di magia. Ma, badate bene, non è la solita trama letta e riletta. I particolari riferimenti alla magia, ai luoghi, alla mitologia e, soprattutto, le storie dei vari personaggi tutte un pò tragiche e toccanti, fanno si che neanche per un secondo al lettore venga in mente di saltare qualche riga perchè, magari, si sta annoiando. I riferimenti ai luoghi, alle avventure che portano alla battaglia finale e i particolari storici sono talmente dettagliati e incisivi che danno l'impressione non di star leggendo un racconto fantasy ma un capitolo di un testo di storia. Fondamentali nel racconto sono:la lealtà, l'amicizia e l'appartenenza. Tutti sentimenti che emergono chiaramente nei vari personaggi. E poi c'è l'amore... l'amore sopra e nonostante tutto; che governa le vite degli uomini e dei non-uomini; che fa desiderare un mondo migliore; che da la forza di sperare e ricominciare! E poi si arriva al finale! Inaspettato riferimento alla terra tanto cara e amata dall'autrice, dove il passato s'intreccia con il futuro per ricollegarsi al nostro presente! Una sola parola...GENIALE! (Alessandra)

Ardit

Ardit...romanzo fantasy...per un divoratore di gialli e/o thrillers come me la tentazione di lasciarlo salvato in una qualunque cartella del pc per poi dimenticarsene era decisamente forte... Per fortuna, la mia innata curiosità ha preso il sopravvento anche se mescolata ad un po' di scetticismo...fantasy... ...coinvolgente, scorrevole e, da amante dei gialli, preciso nelle descrizioni senza eccedere...uno dei pochi romanzi fantasy che ho letto fino alla fine... Vale la pena ritagliarsi il tempo necessario per immergersi nel racconto, e forse rammaricarsi per essere già giunti al termine… (Tito)

Ardit

5.0 su 5 stelle

Questo libro mi ha conquistata poco per volta. All'inizio ero scettica per il fatto che è un genere letterario che non scelgo spesso. La narrazione ti coinvolge al 100% per come è stato scritto, per la descrizione dei personaggi che vengono scoperti man mano che entri nel cuore del racconto, per gli ambienti reali/surreali che sono talmente ben raccontati che ti sembra di esserci davvero. Non racconterò, come ho visto in certe recensioni, la trama o certi particolari perché rovinerei la bellezza della scoperta del libro. Veramente una grande scoperta e sicuramente leggerò anche il seguito.

Cla76 su Amazon

Amnesia

5.0 su 5 stelle

bellissimo

Il libro è accattivante,una volta iniziato,lo si deve per forza leggere tutto d'un fiato,e una volta letto....si vuole leggere tutto il sequel.

Letizia su Amazon

Amnesia

5.0 su 5 stelle

Una forte storia d'amore lunga seicento anni, una prova d'autore della scrittrice

È il 2040. Shara è una giovane ragazza che ogni mattina si sveglia nella sua camera di albergo. Non ricorda nulla di sé e del suo passato. Può solo rileggere gli appunti da lei stessa lasciati la sera prima con i quali riesce ad orientarsi nel proprio mondo. Vicino di camera (casualmente?) alloggia Chiaro, un guerriero albino (detto lo Spettro) che in un remoto passato salvò, con altri undici combattenti, l'intera umanità e che con Shara condivide alcune curiose coincidenze: non invecchia, ha gli occhi viola e anche lui ha subito una amnesia quarantamila anni prima.

Nasce tra loro una storia di amicizia, sesso e collaborazione lunga seicento anni.

Racconto 'ponte' tra due romanzi dell'autrice, ma godibile tranquillamente come una storia a sé stante. Bello, intenso, i rapporti tra i protagonisti evolvono nei secoli. Una bella storia d'amore nel senso più ampio. Tanti complimenti davvero all autrice.

Enrico Ferraris su Amazon

Amnesia

In questo racconto c'è una potenza descrittiva dei personaggi che, ad esempio, ti fa venire voglia di uscire fuori al balcone per vedere se c'è Chiaro ad offrirti un caffè. Lui, l'amore con la A maiuscola. Lei, una forza indomita che nasconde una sofferenza profonda. Ognuno secondo i propri vissuti, alla ricerca di se stesso. Due anime che si incontrano. Da leggere assolutamente. (Sara)

In Aeternum

5.0 su 5 stelle

Come sempre, quando leggo un libro di questa bravissima scrittrice, non riesco più a separarmene finché non l'ho terminato....sinceramente un libro mezzo storico non mi esaltava tantissimo, ma conoscendo già il modo di scrittura dell'autrice mi sono detta...perché no? Non potevo fare scelta migliore....mi sono acculturata di un piccolissimo pezzo della nostra storia che comunque si è conosciuta solo sui libri di scuola...e in modo molto superficiale. Libro storico? si, certo ma assolutamente mai noioso....libro fantastico? certo! ma talmente " realistico" che quasi non capisci più quale sia la realtà e quale la finzione...Ciò che amo di più però è il modo di narrare i sentimenti.... talmente descritti minuziosamente che è impossibili non essere empatici con i personaggi, gioendo e soffrendo con loro. Infine la scoperta di questa figura leggendaria, la quale è sempre stata descritta come pazzo e distruttore d Roma, ma che invece viene finalmente descritto come lo era in realtà. Un grazie infine alla scrittrice, al suo grosso lavoro di ricerca, per poterci offrire una storia bellissima di amore, amor proprio, di fierezza, di orgoglio e di passione per la parola data.

Cla76 su Amazon

ELE

5.0 su 5 stelle

Questo libro è l'ultimo di altri due..."Ardit" e "Amnesia"....un libro complesso seppur di fantasia/fantascienza. Basato comunque su argomenti e siti archeologi veri, mi ha coinvolto dalla prima pagina del primo libro; la scrittrice ti porta, con la sua minuziosa descrizione, nel mondo dei suoi personaggi, descritti man mano nei suoi testi. Fluida la lettura, ma bisogna avere un'attenzione particolare per non perdere "il filo" della storia. Sono molti i contenuti che mi hanno toccato, soprattutto i forti sentimenti che vengono descritti in modo così puntiglioso che riesci a viverli tu stesso.Oltre all'amore, c'è un mix di avventura, alieni, scontri tattici addirittura una sorta di spiegazione "sull'anello mancante" dell'evoluzione del genere umano! Ho scoperto una nuova ( per me) scrittrice e seguirò tutti i suoi nuovi racconti.

Cla76 su Amazon

ilclandestinogiornalelogo

In Aeternum

Ho trovato In Aeternum molto scorrevole, ambientato in luoghi che mi affascinano particolarmente e decisamente integrato tra il reale riferimento storico e quello che Silvia definisce di fantasia. A mio parere, alcuni spunti ricavati dall'immaginazione potrebbero benissimo essere in effetti realistici in quanto , a tutt'oggi, parti della storia di Roma risultano ancora non emerse del tutto. Voglio riferirmi al sito archeologico di Ardea Castrum Inui , nel libro solo accennato ma che io stessa ho in parte visto "nascere", all'interno del quale ho sempre avuto la sensazione e successiva convinzione che lo stesso fosse stato un centro di culto dove potevano essersi rifugiate le vestali alla fine dell'impero neroniano andato poi in fiamme ( questo scientificamente confermatomi in seguito). Questo mi spinge ad ipotizzare che Celia possa essersi trasferita ad Ardea a causa delle persecuzioni contro i pagani, non se ne sa molto ma perché non potrebbe essere realmente andata in questo modo? Ho molto apprezzato la volontà di riscattare la figura di un imperatore assai denigrato nei secoli solo perché riformatore e quindi scomodo anche il lato esoterico e' risultato di mio particolare interesse però resto con il profondo dilemma su quali fossero i simboli comparsi sulla sabbia ad Anzio e questo non lo saprò mai. Appropriato il titolo del libro che, pur riferendosi ad una ipotetica passione ed amore profondo dell'Imperatore Nerone nei riguardi di una Vestale, reincarnato in un periodo futuro, indica un capitolo storico che ancora oggi si manifesta visibilmente da secoli che indubbiamente resterà tale appunto ....... in eterno

Raffaella

Cosa dicono dei miei libri